Molti si sono chiesti quale fosse la forma corretta da impiegare in italiano, per non incorrere in errori ortografici o morfosintattici. Nonostante si vedano talvolta versioni diverse, come “c’è la fai”, la risposta giusta è “ce la fai”, senza alcun apostrofo tra “ce” e “la”.
La differenza cruciale è quella tra “c’è” e “ce”: “c’è” è la terza persona singolare del verbo “esserci” e significa letteralmente “ci è”, come nelle frasi “c’è una possibilità”, “c’è il sole”, “non c’è motivo di preoccuparsi”. Quando invece incontriamo “ce”, siamo in presenza di una forma del pronome “ci” che, per motivi di eufonia, cambia in “ce” quando è seguito da “lo”, “la”, “li”, “le” o “ne”. Si pensi a frasi come “non ce n’è più” o “ce la possiamo fare”.
Scrivere “c’è la faremo” implicherebbe un uso improprio di “c’è”, perché in quel contesto non ci si riferisce alla presenza di qualcosa, bensì alla capacità o possibilità di farcela. Neppure la grafia “c’è l’ha faremo” ha alcun senso, poiché introduce persino l’errore “l’ha”, che è terza persona singolare del verbo “avere” (“l’ha fatto”) e non si lega in alcun modo alla costruzione con “ce”. Allo stesso modo, la variante “ce l’ha faremo” risulta scorretta, perché mescola il pronome “ce” con la forma verbale “l’ha” fuori contesto, creando una frase priva di significato logico. Infine, scrivere “cela faremo” come parola unica non rispetta la natura pronominale ed enclitica di “ce la”, per cui risulta essere un errore altrettanto grave.
Se si intende rafforzare la propria adesione a un messaggio di speranza, come nel caso di “ce la faremo” rivolto a una comunità in difficoltà, è fondamentale conservare la grafia corretta. In tal modo si veicola con chiarezza l’idea di riuscita, di farcela di fronte a ostacoli e sfide, senza cadere in incertezze linguistiche che possono suscitare dubbi o ilarità. Perciò, se si vuole scrivere un post, un messaggio o un hashtag di incoraggiamento, è bene ricordare che l’italiano esige l’unione del pronome “ce” con l’articolo “la”, mentre la forma “c’è” deve essere riservata a espressioni che indicano l’esistenza o la presenza di qualcosa. Scrivere “ce la faremo” rispecchia dunque la norma grammaticale e restituisce in modo impeccabile il significato di questa espressione, ormai divenuta un vero e proprio motto di fiducia.