Anello è quella fascia di metallo o di altro materiale che si indossa solitamente su un dito di una mano, come ornamento. La parola ha svariati significati, ma questo è quello più comune e dall’uso più frequente. Gli anelli sono indossati indifferentemente da uomini o donne e possono essere realizzati con moltissimi materiali, tra cui il metallo, la plastica, il vetro, il legno o l’osso. A volta includono, incastonare nel materiale, pietre preziose o piccoli smalti.
L’anello si indossa su qualsiasi dito. Nella cultura occidentale prevale l’uso del dito anulare, soprattutto nel caso di un anello di fidanzamento, che si dovrebbe indossare sull’anulare della mano sinistra. Dai tempi più remoti, l’anello rappresenta il suggello di una promessa d’amore. Si pensi che già all’epoca dell’antica Roma, l’anello era simbolo dell’unione sentimentale, sia che si trattasse di un semplice cerchietto di ferro o in oro, rappresentava il sentimento dell’amore, e ogni cerimonia nuziale o fidanzamento era sancito con lo scambio degli anelli.
L’anello come pegno d’amore diventa oggetto sempre più presente, fino a quando, nel Quattrocento, inizia ad affermarsi l’abitudine dell’anello di fidanzamento o di matrimonio, ornato da un diamante, gemma che indica la perseveranza. L’uso di portare l’anello sul dito anulare deriva invece da un antico rito della liturgia cattolica, quando il celebrante, toccate le prime tre dita della mano sinistra dicendo nel nome del Padre… del Figlio… e dello Spirito Santo”, arrivava ad infilare l’anello nel quarto dito della stessa mano. Secondo invece una leggenda più romantica, l’anulare sarebbe stato scelto perché gli antichi credevano che la vena dell’amore corresse direttamente dalla punta di questo dito, della mano sinistra, fino al cuore. Una cosa molto curiosa è che il dito anulare è quello che si forma per primo nel feto. Forse sembra giusto incoronarlo a re, con un anello.
Indice
Materiali che compongono l’anello donna
Furono probabilmente gli egizi i primi a fabbricare anelli. Consistevano in larghe fasce. Gli anelli non avevano solo lo scopo di ornamento ma erano, soprattutto, dei piccoli talismani realizzati nei più vari materiali, dall’oro al ferro, al quarzo ed anche in smalto. Le fedi consistevano in un sottile filo di metallo o in un cerchietto semplice doppio o triplo. Altra forma di anello-amuleto era quello girevole sul quale poteva essere montato longitudinalmente uno scarabeo.
Come si distingue un materiale dall’altro? L’argento è ovviamente grigio, l’oro solitamente è giallo, ma esiste anche oro bianco.
Questo lo si distingue dal platino in base alla targhetta, detta punzone, stampata nell’anello. Se è stampato PT950 si tratta di platino, se invece è indicato 750 si tratta di oro.In questo tipo di anelli spesso si uniscono delle applicazioni, di pietre preziose per lo più. Le pietre più usate sono i diamanti, zaffiri, smeraldi o rubini. Ma anche opali, turchesi e lapislazzuli e tutte le pietre naturali. Si usano molto, magari tra i più giovani, anelli in legno, o in osso. Si rifanno alle tradizioni delle tribù africane indigene. Altri anelli possono essere prodotti in vetro (si pensi ai maestri vetrai di Venezia) oppure in plastica, rigidi e colorati.
L’incastonatura di pietre preziose sull’anello
L’anello è costituito da diversi elementi
La pietra che rappresenta solitamente il 75-90% del costo dell’anello complessivo.
Il cerchio o gambo, che deve sovrastare l’usura del tempo essendo costantemente e contatto con gli elementi esterni.
Il punzone, cioè l’incisione del tipo e della purezza del metallo.
Il castone, che accoglie e fissa la pietra centrale. In questo caso è obbligatoria la scelta di un materiale si prezioso ma particolarmente forte, che possa garantire la pietra.
Gli anelli che hanno pietre incastonate seguono determinate regole. Ogni tipo di incastonatura ha una propria personalità e rende l’anello unico, in modo da far risaltare la bellezza e la lucentezza della pietra.
E’ importante conoscere le incastonature più diffuse per poter scegliere quella che più si avvicina ai proprio desideri.
Tipi di incastonatura dell’anello donna
Anello con incastonatura a barra: si rifà allo stile e alla classe di tempi passati. E’ costituita da una fascetta di metallo che separa ciascuna pietra e lascia liberi i lati per permettere l’ingresso della luce.
Anello con incastonatura a binario: con questa bastonatura le pietre sono fissate una accanto all’altra lungo due linee parallele di metallo. È visibile, ma non prominente, permette sia alle pietre che al metallo di avere un proprio ruolo distinto.
Anello con incastonatura a castone: è senza tempo. Rappresenta la montatura classica per eccellenza, che valorizza la pietra in modo discreto incorniciandola con un leggerissimo bordo di metallo prezioso.
Anello con incastonatura a griffe: in questa incastonatura la pietra è la vera protagonista: resta visibile da ogni lato per ottenere la massima brillantezza.
Anello con incastonatura a lastra: in questo caso il metallo si ispessisce nella parte superiore per alloggiare i diamanti in piccole cavità. Di grande impatto e di semplice esecuzione.
Anello con incastonatura a tensione: il diamante è tenuto in posizione dalla pressione del metallo, dando la sensazione che la pietra sia sospesa nello spazio.
Anello con incastonatura a Castelletto: è molto Simile alla griffe ma con due piccole fasce di metallo sui lati. Elegante e un po’ più sicura.
Anello con incastonatura a Pavé: piccolissime griffe di metallo alloggiano pietre di piccole dimensioni in maniera molto discreta. Sofisticato e quasi invisibile.
La misura dell’anello in base alle vostre dita
Se volete regalare un anello alla vostra fidanzata o moglie e non ne conoscete la misura, e la vostra lei porta già un anello al dito anulare della mano sinistra, allora vi basterà impossessarvi dell’anello e portarlo da un gioielliere per la misurazione.
Altrimenti potete anche disegnarlo in un foglio di carta o fotocopiarlo. Sarà sufficiente perché il gioielliere ne colga la misura corretta. Altra idea è quella di infilare il suo anello nel vostro dito segnando con una penna sin dove arriva. In questo caso la misura precisa verrà presa con una apposita anelliera. Altrimenti per determinare correttamente la misura adatta, sarà sufficiente misurare il diametro interno di un anello che calza bene.
La misura in millimetri va presa possibilmente con un calibro di precisione, infatti sono molto importanti anche i decimi di millimetro. Ad esempio il numero 15 della scala Italiana corrisponde ad un diametro interno di mm. 17,4. esiste una tabella per determinare la misura corretta.
Risulta essere anche possibile misurare la circonferenza, per esempio con una striscia di carta, e poi misurarne la lunghezza. In questo caso,sarà sufficiente ritagliare una striscia di carta della larghezza di 5/7 millimetri, e di lunghezza 90/100 millimetri e arrotolarla, ben aderente, intorno al dito da misurare, nel punto dove andrà l’anello. Fare un segno con una biro o un pennarello a punta sottile, in corrispondenza del punto dove si congiunge la striscia. A questo punto distendere la striscia e misurare, con maggior precisione possibile la lunghezza in millimetri.
Questa misura corrisponde alla circonferenza interna. Verificare poi sulla tabella, a quale misura corrisponde la circonferenza così misurata Poi si può anche fare una verifica. Prendere un robusto filo di ferro di circa 1 mm, tagliarlo con una pinza, esattamente alla lunghezza della circonferenza interna che corrisponde alla misura trovata. Formare poi un anello con il filo di ferra tagliato a misura. Provare se l’anello così ottenuto calza correttamente. Da tener presente che se non è perfettamente tondo, potrebbe sembrare leggermente stretto.
Acquistare l’anello donna
Ora solo qualche consiglio nel caso desideriate acquistare un anello da donna. Sempre più spesso si sentono informazioni errate su platinature e dorature. La platinatura e la doratura sono dei processi di decorazione usati sui metalli per impreziosire l’anello, applicando un sottilissimo strato di oro, che si definisce foglia. La tecnica utilizzata, detta galvanica, prevede che l’anello venga immerso in un bagno galvanico e attraversato da correnti elettriche. In questo modo si ottiene uno strato uniforme e resistente, nonostante sottilissimo, di oro.
Risulta essere evidente che un anello di metallo, platinato o dorato, non può avere lo stesso prezzo di un anello donna interamente in oro o in platino. Attenzione quindi alle truffe: un anello si può definire di oro solo quando è stato realizzato con una lega che contiene 750/0000 di oro puro, che corrisponde alla vecchia dicitura 18 cartari (18 kt) che equivale a dire 18 parti di oro puro su 24. Altro importante punto da considerare è la pietra.
Quando acquistate un anello con una pietra incastonata prestate molta attenzione. Spesso, infatti, per ignoranza, è possibile confondere lo zircone con il diamante, e ancora con il brillante. Lo zircone è una pietra sintetica, prodotta a livello industriale, ad imitazione del diamante. Non ha nulla a che vedere con il diamante: ha un grado di durezza inferiore, e soprattutto ha un prezzo notevolmente inferiore.
Risulta essere proprio il caso di dire che l’apparenza inganna visto che sono molto simili e solo un occhio esperto sa riconoscere l’uno e l’altro. Al contrario il brillante rappresenta il taglio del diamante, in questo caso tondo, classico. Quindi si parlerà di diamante taglio brillante. Per quanto riguarda il modello, ne esistono di moltissimi. I più classici sono le fedi nuziali e gli anelli di fidanzamento: solitario, trilogy, veretta, mezzafede. Esistono poi modelli particolari, anelli disegnati da grandi stilisti e gioiellieri, con pietre e decorazioni, alcuni classici e altri più moderni, in base alla tendenze del momento.