Lo stile fa a meno del troppo, ma esige ciò che è giusto.
È pur vero che nel frattempo dovremo vestirci, andare in giro coperte, insomma qualcosa la dovremo pur indossare. E per giunta queste lezioni dovrebbero aver avuto la conseguenza di farvi aguzzare l’occhio ed essere più critiche e intransigenti. Se ciò non è accaduto, allora fatelo accadere adesso, perché i giochi si fanno seri ed è il momento di mettere le mani in pasta.
Svuotate il vostro armadio e provate TUTTO quello che avete, sì esatto TUTTO.
Dovete avere ben chiara la situazione di ciò che possedete e di qual è il vostro punto di partenza, e ovviamente eliminare tutto il resto.
Decidete cosa vi sta davvero bene, che quando lo indossate sentite tipo seconda pelle, che non vi fa pensare: “Si va be’ ma che scarpa ci metto”, oppure “Quando mi siedo mi si scopre il sedere”, o “Va be’, tanto tengo la pancia in dentro e il rotolo non si vede”.
No, quello di cui dovete andare alla ricerca nel vostro armadio è una categoria della perfezione. In questa categoria ci devono essere solo le cose che potreste mettere la mattina a occhi chiusi.
Attenzione, questa è una fase molto importante, forse una delle fondamentali: non bisogna aver paura di essere troppo critiche e ritrovarci con il salvare solo due cose, non importa, è questa la svolta: less is more.
In questa fase bisogna essere oneste.
Nel pratico iniziate col creare quattro spazi fisici o mentali, scatole, bustoni, valigie, quello che vi capita a tiro e dividete il contenuto di TUTTO il vostro armadio (ve l’ho ripetuto e messo in maiuscolo, non fate orecchie da mercante), TUTTO, secondo queste quattro categorie
-cose perfette
-cose su cui dover pensare
-cose che fanno veramente schifo, non vi donano, sono di pessima qualità o ormai lise e immettibili
-cose belle, che vi stanno anche bene ma non siete mai riuscite a indossare
E, con ogni categoria, procedete così
riponete in ordine, con delle belle stampelle che non sciupino la forma degli indumenti, le cose perfette (anche se sono due, anzi, meglio, ve lo assicuro)
chiudetele in qualche anfratto della vostra casa, non nell’armadio, toglietele dalla visuale (i capi a cui dopo mesi penserete, si riprenderanno in considerazione, uno alla volta e si farà una valutazione ad hoc, non abbiate fretta di ri-riempire il vostro armadio)
esistono tante soluzioni: riciclare (strofinacci, pezze, costumi di carnevale, vedete voi), regalare, organizzare uno swap tra amiche, vendere a un negozio dell’usato, partecipare a un mercatino, e-bay per i capi più costosi
bisogna operare in maniera razionale e sistematica, con un’ulteriore divisione: quante di queste cose appartengono alla categoria dei capi che si accordano al nostro stile che abbiamo avuto modo di focalizzare nelle prime lezioni? Solo queste vanno tenute e, nella nuova disposizione pulita del guardaroba, analizzarne la possibilità di reintegrazione. Le altre (che sono certamente occasioni che non si potevano lasciare lì, vestiti per cui non abbiamo occasioni per indossarle, scarpe più grandi o più piccole che con una suoletta… insomma ci siamo capite) andranno a finire nella seconda categoria – a meno che non si tratta di cose tipo il vestito da sposa o uno stratosferico vestito da sera (ma UNO è più che sufficiente) che potrebbe sempre esserci utile, ma non certo in pole position nel nostro armadio.
Tutto chiaro?
Attenzione, potrebbero esserci capi assolutamente amati e che ci stanno a meraviglia, ma che necessitano di essere sostituiti: questi meritano uno stand by, nel senso che bisognerà inserirli nella lista della spesa, presto o tardi.
Bene, so che molte di voi aspetteranno il week-end per questa operazione, vi consiglio comunque di non demordere, è davvero un momento dalle mille potenzialità terapeutiche e di analisi del nostro stile e guardaroba. Non vi fate spaventare dal lavoro che c’è dietro, dopo sarete un’altra donna, molto più vicina a quella che volete lasciar emergere!
In ogni caso questa pratica, che la prima volta richiederà diverse ore, dovrebbe essere ripetuta a ogni cambio di stagione, quindi studiate anche il vostro metodo, così la prossima volta sarà più semplice e rapido.