Gomiti e ginocchia sono spesso soggetti a problemi negli sportivi. Uno dei motivi principali per cui questo accade è la loro natura tendineo legamentosa articolare: le parti muscolose del corpo, invece, si riscaldano più facilmente e intensamente, e si mantengono calde più a lungo delle altre.
Su gomiti e ginocchia, poi, grava molto carico nelle attività sportive (in fondo sono le articolazioni degli arti), ed è bene aggiungere qualche freccia alla nostra faretra di trucchi.
In realtà a volte, semplicemente, non si sa come scaldare queste parti, proprio per la loro struttura anatomico-funzionale particolare.
Esiste una tecnica molto efficace per scaldare specificamente gomiti e ginocchia, dopo il normale riscaldamento (di cui abbiamo parlato a partire da qui) o in qualsiasi momento della performance quando serve un intervento extra.
Per le ginocchia: stando in piedi, mettete le mani sui due lati del ginocchio e strofinate intensamente con dei movimenti circolari; la posizione delle mani è tale che i pollici passano – passivamente – sopra la rotula. Il peso del corpo è sull’altra gamba, il ginocchio su cui lavorate è completamente esteso.
Strofinate proprio nelle zone prive o povere di muscoli. L’afflusso di calore è evidente, e se vi siete scaldati o state per farlo l’effetto sarà duraturo.
Per il gomito, durante o dopo il riscaldamento: portate il braccio in avanti e strofinate intensamente, con movimenti circolari del palmo dell’altra mano, la parte posteriore dell’omero (il braccio propriamente detto) all’attaccatura del gomito (la zona è quella del capo lungo del tricipite); mentre fate questo, flettete ed estendete lentamente l’avambraccio.
Utilizzando queste semplici tecniche otterrete un riscaldamento locale che le sole contrazioni muscolari (soprattutto quelle veloci) non possono darvi.